I vantaggi della fotografia erano vari ed non più trascurabili. Per questo motivo avversità e reazioni negative mosse alla fotografia, vennero largamente sostituite da impressioni positive e progressiste. Infatti, sebbene alcuni artisti non lo volessero ammettere, questa nuovo mezzo offre nuove e incredibili scenari di applicazione, che, subito, vennero analizzati e adattati dagli artisti.

Senza dilungarci troppo, il primo e più importante vantaggio che la fotografia offre agli intellettuali riguarda la sua sensazionale capacità di rappresentare il vero, come mai prima era stato raffigurato. Tramite l’utilizzo di una semplice macchina fotografica portatile come la prima Kodak ogni uomo ha la possibilità di trasporre su una tela, sulla propria opera d’arte la realtà come appare ai nostri occhi, immutata e non filtrata attraverso lenti correttive. Nel passato, nonostante l’incredibile bravura e ed estro di un pittore, mai nessun artista ha mai potuto raggiungere il suggestivo e completo traguardo che la fotografia adesso offre.

Canaletto, Il Ritorno del bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione. Canaletto faceva uso della Camera Ottica per dipingere vedute di Venezia da vendere ai pargoli di imprenditori e nobili facoltosi intraprendenti il Grand Tour. Le vedute di Canaletto sono così precise da essere utilizzate con rilevanza scientifica per analizzare la variazione del livello del mare nei secoli.

Se, per gli artisti ostili, tale abilità e utilizzo delle macchine fotografiche poteva essere visto come un attacco e una usurpazione del loro singolare lavoro, per molti altri questo processo di rappresentare il vero fedelmente è visto come un opportunità. Infatti molti artisti, nei propri studi e atellier, utilizzeranno lastre fotografiche ed immagine inedite come soggetto e “modello” delle loro opere.

Inoltre, rispetto all’arte, sicuramente la fotografia possiede dei vantaggi inestimabili: essa infatti riduce incredibilmente i costi di realizzazione di un’opera d’arte, i relativi tempi di produzione, col tempo sarà un mezzo sempre più economico e fruibile a una fetta più rilevante della popolazione. Grazie a nuove tecniche come il Dagherrotipo e il Cliché-verre era possibile creare decine di copie della stessa opera. In aggiunta maneggiare una macchina fotografica è più semplice ed immediato di muovere saldamente e armoniosamente un pennello su una tele e, per tale motivo, la fotografia coinvolgerà più individui, proprio grazie alla sua innata semplicità. In questo modo, grazie all’avvento della fotografia, possiamo affermare che l’arte si democratizza e diventa alla portata di tutti.

© Andrea Bortolotti

Almeno in un primo momento la fotografia ricopre la funzione di ancella dell’arte, cioè viene utilizzata principalmente per implementare il lavoro degli artisti già affermati famosi. Oltre a dare la possibilità ai pittori di utilizzare le lastre fotografiche come fonte d’ispirazione e fonte preparatoria del dipinto, possiamo riscontrare altre fondamentali funzioni. Infatti la fotografia viene anche utilizzata da Degas per lo studio del movimento, con l’operaCavallo che salta un ostacolo, Marey, dalle foto scattate con il Fucile Cronofotografico, pubblicò studi scientifici sulla Rivista Generale delle Scienze. Oppure, grazie ad essa, gli artisti scoprono nuove modalità di rappresentazione: infatti possiamo pensare a una raffigurazione aerea o che elimina porzioni del dipinto (elementi tagliati) per incentivare la curiosità dello spettatore e arricchire il mistero dietro l’opera stessa.

La data periodizzante e spartiacque per l’affermazione della fotografia come forma d’arte è senza dubbio quella dell’ammissione al Salon di Parigi.