ArtistaClaude Monet
Titolo originaleBoulevard des Capucines
TecnicaOlio su tela
Conservato aNelson-Atkins Museum of Art, Missouri
Datato1873-1874

Non sono mai riuscito a trovare il punto ottico giusto da cui guardare Boulevard des Capucines di Monet. Penso che avrei dovuto attraversare la strada e guardare il quadro attraverso le finestre della casa di fronte

Jules-Antoine Castagnary, Critico d’arte

L’autore: Oscar Claude Monet

Il celebre pittore Monet, uno tra i fondatori dell’impressionismo, dipinse il ”Le Boulevard des Capucines” dallo studio di Nadar, pioniere della fotografia aerea, al 35.

Monet, presentò al grande pubblico il suo dipinto impressione al levar del sole, che diede il nome al movimento impressionista, per la prima volta nello studio di Nadar nell’Aprile 1874.

Nadar e Monet erano entrambi reduci da rifiuti all’esposizione delle loro opere innovative in mostre: la fotografia non era stata ammessa al Salone di Parigi, così come la prima mostra impressionista.

Monet è un maestro nel disegnare la luce, questo quadro è una sorta d’istantanea della vita parigina in un giorno d’inverno. Il cielo nuvoloso si confonde con la neve che copre le strade, le chiome degli alberi si mescolano con gli edifici, mentre le folle sembrano degli astratti puntini in movimento.

In questo quadro, monet attraverso un sapiente uso di luce e colore, rappresenta efficacemente la vivacità della vita parigina e il concetto di movimento: grazie all’insieme di pennellate si rende viva l’impressione del viale dei Cappuccini, unendo il movimento della folla a quello degli elementi naturali, come nuvole e foglie.

La scena, grazie alla polifunzionalita delle pennellate, diventa un organismo vivo, criptico, del quale non si riesce a cogliere la natura solo da un unico punto di vista. Ad esempio, le pennellate di grigio argenteo accanto ai tronchi degli alberi potrebbero essere sia tetti delle carrozze coperti dai rami sia rami senza foglie, oscillanti nel vento.

In questo quadro, non c’è certezza, bensì impressione, ed è proprio l’impressione, che, come la fotografia, invita ad un nuovo modo di interpretare e produrre l’arte, un modo ossimorico: la rappresentazione accurata della vita non in una pittura precisa e realista bensì nell’impressione di una moltitudine di pennellate.