
Nadar fu un fotografo e aeronauta francese. Il suo primo lavoro era come caricaturista per diversi giornali, ma dopo pochi anni si interessò alla fotografia. Nel 1854 aprì il primo studio a Parigi, l’inizio di un avventura. Nadar effettuava ritratti a personalità di spicco in Francia, preferendo la luce naturale all’ausilio meccanico. Nadar sperimentò anche con la cronofotografia, come nel caso del suo autoritratto rotante in dodici scatti.
Ospitò la prima mostra impressionista nel suo studio fotografico in Aprile 1874. Gli impressionisti furono rifiutati al Salon, un esposizione biennale di pittura e scultura al Louvre di Parigi.

Monet, Impressione al levar del Sole, 1872 - Ospitato nello studio di Nadar in Aprile 1874.
La passione per lo spazio
Nadar e sua moglie Ernestina in mongolfiera. Studio di Nadar
Nel 1858, divenne il primo a scattare fotografie aeree, utilizzando filtri di cotone contro il gas della mongolfiera, problematico per lo sviluppo e la preparazione delle lastre in aria.
Nadar innalza la fotografia all’altezza dell’aere, Honoré Daumier.
Il progetto della fotografia aerea era iniziato già dal 1855, questo significativo ritardo portò alla pubblicazione della celebre vignetta satirica di Daumier.
Nel 1863 commissionò un pallone aerostatico gigante, alto 60 metri, battezzato Le Géant, il Gigante, con cui visitò Bruxelles e diede il nome alle transenne come “Barriere di Nadar” per manterere la folla ad una distanza di sicurezza dal pallone. Il pallone ispirò personaggi e opere letterarie come Cinque Settimane in Mongolfiera di Jules Verne.
Solo dopo un incidente sul Géant Nadar ed Ernestina smisero di viaggiare in mongolfiera.
Nadar fu il primo ad organizzare una logistica di posta via mongolfiera per collegare i Parigini con il mondo nell’assedio di Parigi del 1870-71 da parte dell’esercito prussiano supervisionato da Bismarck nel culmine della guerra Franco-Prussiana.