| Inventore | William Henry Fox Talbot, inventore e fotografo inglese, 1834-1841 |
|---|---|
| Periodo storico di massima diffusione | 1850-1940 |
| Strumenti impiegati | Camera Ottica, superificie semitrasparente, strumenti di sviluppo, materiale fotosensibile |
| Procedure impiegate | Incisione del vetro per la riproduzione di più immagini con effetti luminosi coinvolgenti. |
Cliché in vetro - dal francese Cliché-verre - è un cliché realizzato utilizzando una lastra di vetro incisa in modo da trattenere inchiostro nelle incisioni. Il fotografo disegna l’immagine incidendola su una superficie semitrasparente come un pezzo di vetro riscaldato dalla fiamma di una candela. Successivamente l’immagine viene impressa su un supporto fotosensibile, come un foglio di carta adeguatamente trattato. Il procedimento di sviluppo e fissaggio dell’immagine è poi analogo allo sviluppo di un negativo fotografico.
I primi esponenti del cliché-verre furono
- Jean-Baptiste-Camille Corot
- Eugenie Delacroix
- Jean Francois Millet
- Theodore Rousseau
Il movimento ebbe successo in Europa e in America fino agli anni 50 del novecento.
Theodore Rousseau, Albero di ciliego a Plante-à-Biau
Procedimento
- Riscaldare un pezzo di vetro per renderlo malleabile
- Preparare il vetro cospargendolo vetro di inchiostro e cera
- Lavorare il vetro effettuando incisioni dove si vuole che la carta diventi più scura
- Applicare carta fotosensibile dal lato opposto del vetro (possibile ripetere il procedimento più volte per ottenere più stampe)
Il procedimento singolare di Corot
Jean Baptiste Camille Corot, realizzava dipinti ad olio sul vero, cambiando lo spessore del colore per ottenere effetti luminosi differenti, anziché
L’esposizione di Corot al cliché-verre avvenne in un momento cruciale della sua carriera, quando si stava allontanando dai vincoli stilistici della pittura neoclassica. I suoi cliché-verre, in cui interpretava fluidamente i temi e le composizioni dei suoi dipinti, sono esperimenti di libertà gestuale. Corot dunque aderì per tutta la vita a questa tecnica, producendo sessantasei lastre nell’arco di due decenni.