| Inventore | Etienne-Jules Marey, medico fisiologo francese |
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| Periodo storico di massima diffusione | 1888~1980 |
| Strumenti impiegati | Cronofotografo |
| Procedure impiegate | Fotografia semplice per la popolazione generale |
Cos’è la cronofotografia?
La Cronofotografia è una tecnica fotografica dell’età Vittoriana. Etienne-Jules Marey, l’inventore della cronofotografia la definì come
una successione di fotografie di un oggetto in movimento, scattate allo scopo di registrare e illustrare le fasi successive del moto
Storia della cronofotografia
Negli anni 40 dell’ottocento le prime sequenze incidentali spianarono la strada per i primi cronofotografi: i fotografi di Dagherrotipo spesso facevano più scatti di un soggetto, per avere più probabilità di ottenere una bella foto. Spesso, si utilizzavano più fotocamere ed angoli di scatto nella fotografia di modelli per ottenere una vista più accattivante.
Nel 1844, Antoine Claudet presentò una serie di “ritratti multipli” all’Esposizione Industriale Francese del 1844 a Parigi, includendo un autoritratto composto da una serie di dodici foto raffiguranti la sua faccia da destra a sinistra. Claudet si era autocostruito un dispositivo per l’esposizoone di più piastre di dagherrotipi in un breve tempo.
Procedimento per scatti di cronofotografia
- Impostazione di più fotocamere
- Scatto remoto attraverso un interruttore comandato elettricamente
- Elaborazione, sviluppo, fissaggio degli scatti
- Unione degli scatti attraverso strisce di celluloide (le stesse dei rullini cinematografici)
Edward Muybridge, sperimentalista del movimento
Edward Muybridge fu un vero e proprio sperimentalista del movimento, sfrutto e fece sua la cronofotografia per studiare i movimenti di animali, come uomini e cavalli, tecnica con cui rese palesi gli errori anatomici commessi precedentemente da pittori come Gericault.
Anche Nadar, pioniere della fotografia aerea, si interessò alla cronofotografia ed eseguì un autoritratto rotante in dodici scatti.